La guida pratica per costruire un business educativo sostenibile senza vendere fumo e per trovare clienti da pedagogista.

Ti stai chiedendo: “Ok, ora come faccio a trovare i miei primi clienti?”
Ti capisco perfettamente. Quando ho iniziato a lavorare nel settore educativo, mi sentivo come qualcuno che aveva studiato per anni come guidare un’auto, ma poi si ritrovava per la prima volta al volante senza sapere da che parte andare. La teoria la conoscevo, ma la pratica? Quella era tutta un’altra storia.
Oggi ti voglio parlare di strategie concrete e realistiche per costruire la tua base di clienti. Ricordati che nel nostro settore, non hai bisogno di migliaia di clienti per vivere bene.
Vediamo di fare due conti realistici: se riesci a seguire 50-60 famiglie all’anno con percorsi di 6-8 incontri a 50-60€ l’uno, stai già parlando di un fatturato di 20.000-30.000€. Non è poco per iniziare, e soprattutto è sostenibile sia per te che per le famiglie che segui.
Perché i Primi 50 Clienti Sono Così Importanti
La Base della Crescita Professionale
Nel mondo dell’educazione, più che in altri settori, tutto si basa sulla fiducia e sulla reputazione. I tuoi primi 50 clienti non sono solo numeri: sono le fondamenta su cui costruirai tutta la tua carriera professionale.
Parliamoci chiaro: come pedagogista non puoi seguire centinaia di famiglie contemporaneamente. Il nostro lavoro è intenso, personalizzato, richiede tempo e attenzione. Ma proprio per questo, ogni famiglia che segui bene vale oro.
Questi primi clienti diventano:
- I tuoi testimonial più credibili (e sappiamo quanto contano nel nostro settore)
- La tua rete di referenze principale (il passaparola è ancora fondamentale)
- I casi studio che mostrano la tua competenza
- La tua community di supporto
Il Potere del Passaparola nel Settore Educativo
A differenza di altri settori dove la pubblicità tradizionale può funzionare, nell’educazione il passaparola è ancora predominante. Una mamma soddisfatta del tuo lavoro ne parla con altre dieci mamme al parco. Un dirigente scolastico contento ti raccomanda ai colleghi. Un bambino che ha fatto progressi grazie a te diventa la tua migliore pubblicità.
Ecco la matematica realistica della pedagogista:
- 1 famiglia soddisfatta → 3-5 referenze potenziali in un anno
- 1 scuola contenta → 10-15 famiglie che potrebbero contattarti
- 1 pediatra che ti conosce → 2-3 invii al mese
Non servono migliaia di clienti. Servono clienti giusti, seguiti bene, che diventano i tuoi ambasciatori.
Strategia 1: Inizia dalla Tua Rete Esistente
Testa la Tua Idea con Amici e Colleghi
Prima di investire tempo ed energie in strategie complesse, inizia dal più semplice: la tua rete di contatti esistente.
Il tuo primo step pratico:
- Fai una lista di tutti i colleghi educatori che conosci
- Aggiungi genitori di bambini con cui hai avuto contatto
- Includi insegnanti, dirigenti, altri pedagogisti della tua zona
- Non dimenticare amici e parenti che potrebbero aver qualcuno che ha bisogno dei tuoi servizi
La conversazione giusta: Non presentarti dicendo “Ciao, ho aperto uno studio, mi servono clienti?” Invece, racconta la tua storia: “Sai, ho deciso di mettermi in proprio perché credo di poter aiutare davvero le famiglie con [problema specifico]. Cosa ne pensi?”
Il Feedback È Oro
Quando presenti i tuoi servizi ai primi contatti, non puntare subito alla vendita. Chiedi feedback onesto:
- “Secondo te questo servizio potrebbe essere utile?”
- “Quanto saresti disposta a investire per qualcosa del genere?”
- “Cosa cambieresti o aggiungeresti?”
Attenzione ai prezzi: Non svendere, ma nei primi mesi puoi offrire pacchetti introduttivi. Un percorso di 6 incontri a 40€/h invece di 60€/h per le prime 10 famiglie ti permette di fare esperienza e raccogliere testimonianze.
Strategia 2: Il Contatto Diretto Strategico
Identifica il Tuo Cliente Ideale
Prima di contattare chiunque, devi essere chiara su chi è il tuo cliente ideale. Nel settore educativo, potresti avere diversi target:
- Genitori di bambini 0-6 anni in quartieri specifici della tua zona
- Famiglie che hanno già utilizzato servizi educativi (e quindi sanno il valore)
- Genitori attivi sui social che parlano di educazione e sembrano aperti al confronto
- Anziani in RSA o i loro figli
- Dirigenti di scuole della tua provincia
- Coordinatori pedagogici di asili nido comunali e privati
- Responsabili di centri educativi privati, ludoteche, spazi famiglia
- Coppie in crisi
- Adolescenti o i loro genitori
- Nonni e Nonne in relazione ai loro nipoti
- E molto altro…
Da qui inizia a cercare di conoscere persone che rientrano nel tuo target, presentati nei luoghi in cui si concentrano maggiormente. Cerca sempre di creare un contatto umano sincero e di interessarti alla loro unicità.
Questo richiede tempo ma, per mi esperienza personale, riserva molte sorprese e soddisfazioni.
Strategia 3: Collabora con Micro-Influencer del Settore Educativo
I “Micro-Influencer” dell’Educazione
Nel nostro settore, gli influencer non sono solo quelli con milioni di follower su Instagram. Sono:
- Pediatri che hanno un blog o sono attivi sui social della tua zona
- Insegnanti con un seguito di genitori (spesso molto fedeli)
- Mamme blogger locali che parlano di educazione e hanno 500-2000 follower attivi
- Psicologi dell’età evolutiva con una presenza online nella tua città
- Responsabili di ludoteche o centri famiglia che organizzano eventi
Come Approcciare una Collaborazione per trovare clienti da pedagogista
Step 1: Segui e interagisci genuinamente con i loro contenuti per qualche settimana
Step 2: Offri valore prima di chiedere qualcosa (commenti utili, condivisioni, consigli gratuiti)
Step 3: Proponi una collaborazione win-win: “Ho notato che spesso ti chiedono consigli su [argomento]. Ho creato una guida gratuita/un incontro gratuito che potrebbe essere utile ai tuoi follower. Ti va se la condividiamo insieme?”
Esempi concreti di collaborazione:
- Webinar gratuito insieme a una psicologa infantile
- Guida condivisa con una pediatra sui “segnali da non sottovalutare”
- Workshop presso una ludoteca sui giochi educativi fai-da-te
- Incontro in presenza con OSS per la relazione del contatto con l’anziano
Strategia 4: Costruisci la Tua Forza Vendita Personale
Il Network di Referenze
Come avrai capito un elemento fondamentale è quello di creare un network di referenze solido.
Come costruirlo:
Con i pediatri della zona: Presenta i tuoi servizi come supporto complementare al loro lavoro. Offri di fare formazione gratuita sulla comunicazione con i genitori. (Attenzione a chi avete davanti, non tutti i pediatri sono disposti a pensare di avere qualche carenza relazionale)
Con gli insegnanti e coordinatori di servizi educativi: Proponi il tuo supporto per i casi più complessi. Molte insegnanti si sentono impotenti davanti a situazioni difficili e apprezzano avere un riferimento esterno.
Con altri pedagogisti: Crea una rete di colleghi con specializzazioni diverse per scambiarvi referenze. Tu sei specializzata in sonno? La tua collega in alimentazione? Perfetto per inviarvi clienti a vicenda.
L’Importanza della Concentrazione Territoriale
Come pedagogista, hai un vantaggio enorme rispetto ai servizi digitali: lavori con le persone nel mondo reale. E questo significa che la geografia conta.
Perché concentrarti su un’area specifica funziona:
Se sei a Milano, non cercare clienti in tutta la Lombardia. Concentrati su 2-3 quartieri e diventa la pedagogista di riferimento di quella zona. Conosci tutte le scuole, i pediatri, i centri famiglia, gli ospedali e gli ambulatori. Quando qualcuno in quella zona cerca un pedagogista, pensano automaticamente a te.
Vantaggi concreti della concentrazione:
- Spostamenti ridotti: meno tempo in auto, più tempo per i clienti
- Rete territoriale solida: conosci tutti i professionisti della zona
- Reputazione locale forte: sei “la pedagogista del quartiere”
- Costi di marketing bassi: il passaparola locale è gratuito e potente
La strategia pratica: Invece di sparpagliare volantini in tutta la città, mettili in punti specifici della tua zona. Offri consulenze gratuite agli insegnanti, partecipa agli incontri con i genitori, organizza mini-workshop nelle RSA. In 6 mesi sarai conosciuta da buona parte dei possibili clienti di quel territorio.
Strategia 5: Infiltrati nelle Community (Nel Modo Giusto)
I Gruppi Facebook
Ogni città ha gruppi Facebook, ci sono poi gruppi specifici per tematica, cercali e conoscili. Mi raccomando: non entrare con l’atteggiamento del venditore!
La strategia giusta:
- Osserva per almeno una settimana i tipi di domande che fanno
- Rispondi generosamente a domande su cui puoi dare valore
- Condividi contenuti utili (non autopromozionali)
- Costruisci reputazione come esperta prima di nominare i tuoi servizi
Esempio concreto: Nel gruppo “Mamme di [la tua città]”, rispondi a domande su capricci, sonno, inserimento asilo. Dopo 2-3 settimane di contributi utili, quando qualcuna chiede “Come faccio a risolvere questo problema con mia figlia …?” altre mamme inizieranno a taggarti.
Forum e Community Professionali
- Gruppi LinkedIn di educatori della tua regione
- Community online di pedagogisti italiani
- Gruppi Telegram di professionisti dell’educazione
- Forum di insegnanti e educatori
Il segreto: Diventa conosciuta per i tuoi contenuti di valore, non per le tue pubblicità.
Strategie Creative per Farsi Notare
La Strategia del “Contenuto Virale Educativo”
Non serve avere milioni di visualizzazioni. Nel nostro settore, anche 500 condivisioni locali possono portarti 10-20 nuovi contatti.
Idee pratiche e realistiche:
- “La sfida dei 7 giorni senza urla” con consigli quotidiani via email
- “10 attività Montessori con materiali di casa” in formato carosello Instagram
- “Cosa significa davvero quando tuo figlio dice…” – post che risuonano con i genitori
Andare Offline in un Mondo Online
Non dimenticare il mondo reale! Alcune delle strategie più efficaci sono offline:
Eventi e Workshop Gratuiti (ma strategici):
- Organizza incontri in librerie o centri famiglia della tua zona
- Proponi mini-corsi in ludoteche o RSA (45 minuti, max 10 partecipanti)
- Crea eventi nelle scuole del territorio (“Gestire i capricci: serata per genitori”)
Partnership Creative:
- Collabora con negozi di giocattoli educativi (workshop su “Come scegliere i giochi giusti”)
- Fai accordi con centri benessere che hanno spazi famiglia
- Proponi consulenze in studi medici
La Strategia del Retargeting Educativo
Collega Online e Offline
Se incontri genitori a un evento, non limitarti a dare il biglietto da visita. Crea un ponte:
- Durante l’evento: “Ti mando una guida gratuita via email con gli spunti di oggi”
- Follow-up email: Mandi la guida + inviti a seguire la tua pagina Facebook/Instagram/Newsletter
- Retargeting: Chi visita la tua pagina vede annunci mirati con contenuti specifici
Questo crea un’esperienza fluida tra il mondo fisico e digitale, aumentando le possibilità che ti ricordino quando hanno bisogno.
Risorse e Strumenti per Pedagogisti in Crescita
Strumenti Gratuiti Essenziali
Per la gestione contatti:
- MailerLite per newsletter (gratis fino a 2000 contatti)
- Canva per creare materiali grafici
- Calendly per prenotazioni automatiche
- Google Forms per questionari iniziali
Per i contenuti:
- Buffer per programmare post social (versione gratuita)
- Google Meet per consulenze online
- Canva per creare infografiche educative
Formazione Continua (Senza Spendere Fortune)
Il settore educativo cambia rapidamente. Resta aggiornata seguendo:
- Blog di colleghi pedagogisti italiani
- Podcast sull’educazione (da ascoltare in auto)
- Webinar gratuiti di associazioni professionali
- Community Facebook di pedagogisti
FAQ: Le Domande Più Frequenti
“Ma non mi sento a mio agio con il marketing, sembra troppo commerciale”
Ti capisco perfettamente! Ma ripensa al marketing come educazione. Stai educando le persone sui benefici del tuo lavoro. Stai aiutando famiglie a scoprire soluzioni che potrebbero migliorare la loro vita. Non è commerciale, è un servizio alla comunità.
“Quanto tempo devo investire in queste strategie?”
All’inizio, dedica almeno 1-2 ore al giorno all’acquisizione clienti. Può sembrare tanto, ma ricorda: ogni famiglia che segui bene ti porterà 2-3 referenze nel primo anno. È un investimento che si moltiplica nel tempo.
“E se la concorrenza è troppa nella mia zona?”
La concorrenza significa che c’è mercato! Ma trova la tua specializzazione unica. Magari tutti fanno consulenze generiche, ma tu potresti specializzarti in:
- Bambini altamente sensibili
- Difficoltà del sonno 0-3 anni
- Supporto alla genitorialità per famiglie bilingui
- Transizione asilo-scuola primaria
- Educazione Emotiva a OSS delle RSA
“Quanti clienti posso realisticamente seguire?”
Sii onesta con te stessa sui numeri:
- A tempo pieno: 40-50 famiglie all’anno con percorsi completi
- Part-time: 20-25 famiglie all’anno
- Weekend + serate: 15-20 famiglie all’anno
Meglio seguire meno famiglie ma bene, che tante famiglie male. La qualità del tuo lavoro è la tua migliore pubblicità.
“Devo essere presente su tutti i social?”
No! Meglio essere molto brava su 1-2 piattaforme che mediocre su tutte. Scegli dove si trova il tuo target: Instagram per utenti giovani (25-35 anni), Facebook per community locali e persone over 40, LinkedIn per collaborazioni professionali con scuole e colleghi.
Conclusione: Il Tuo Piano d’Azione Realistico
Ecco il tuo piano per le prossime 8 settimane (sì, ci vuole tempo per costruire relazioni autentiche):
Settimane 1-2: Mappa la tua rete esistente e contatta 10 persone per feedback onesto Settimane 3-4: Identifica 2-3 micro-influencer del settore locale e inizia a seguirli Settimane 5-6: Entra in 2 community online della tua zona e inizia a fornire valore Settimane 7-8: Organizza il tuo primo evento/workshop gratuito o proponi una collaborazione con una scuola
Obiettivi realistici per il primo anno:
- Primi 3 mesi: 5-8 prime famiglie (anche a prezzo ridotto per fare esperienza)
- 6 mesi: 15-20 famiglie nel tuo portfolio
- 12 mesi: 30-40 famiglie con almeno il 60% che arriva da referenze
Ricorda: l’obiettivo non è diventare famosa dall’oggi al domani, ma costruire relazioni autentiche con famiglie che hanno davvero bisogno del tuo aiuto. Ogni strategia che abbiamo visto ha funzionato per grandi aziende, ma tu hai un vantaggio che loro non avevano: lavori nel settore più umano che esista, quello dell’educazione.
Le persone si fidano degli educatori. Usa questa fiducia con responsabilità, lavora bene con ogni famiglia che ti sceglie, e vedrai che la tua reputazione crescerà in modo naturale e sostenibile.
Una persona alla volta. Un cliente alla volta. Una referenza alla volta.
Ora dimmi: quale strategia proverai per prima? Scrivimelo nei commenti, sono curioso di sapere come va!
Se questo articolo ti è stato utile, condividilo con un collega che sta iniziando la sua avventura nella libera professione. A volte basta una strategia realistica per fare la differenza!
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